Dall’Italia

Da Parma

“Gli amici di F. e L. sono vicini alla famiglia Gabbi nel momento della chiamata di Bruno a partecipare alla festa nella gloria del Signore.”

L. B.

Da Roma

“Sono stata chiamata di nuovo e anche questa volta grazie a Dio, alla collaborazione di mio marito, e agli amici, ho potuto rispondere sì!

La prima gioia me l’ha data Carla all’arrivo a Grenoble dicendomi: grazie mamma di avermi portato qui e io che non mi rendevo conto di come potevano essere i giorni successivi… Quello che lascia stupiti è veramente vedere che F. e L. non ha frontiere, che si affronta qualsiasi fatica a qualunque età senza sentirne il peso…”

F. G.


Mercoledì 30 luglio, terminato il campo di Forano, Robert Michit è partito definitivamente per tornare in Francia, dopo circa sei anni di vita fra noi.

Difficile in questo momento non lasciarsi andare ai ricordi: Robert dai discorsi profondi e difficili, Robert clown, Robert abile nei lavori manuali, Robert non altrettanto abile in cucina, Robert che sa ascoltare, Robert che non sa parlare bene l’italiano (viva gli stelli sulla ghiaccia), Robert pronto a cogliere le situazioni, Robert attore di teatro, Robert che se ha una serata libera va a trascorrerla con quello tra noi che è più solo, Robert sacerdote, Robert che ci insegna un canto, Robert che ci insegna un gioco, Robert che legge con noi la bibbia… Ognuno può aggiungere un ricordo personale.

Ma soprattutto, per tutti, Robert amico. Che dirti, Robert? Come salutarti? Cosa augurarti? Forse le parole più belle sono quelle che può avere per te il più silenzioso dei nostri figli e il saluto più vero è l’abbraccio che ti può dare il più piccolo di loro. O la frase che ha detto qui in questi giorni una tua piccola amica: “E’ un po’ tempo che non vedo Robert….!”. A nome di tutti, ciao! La tua strada di infaticabile “routier” oggi ti ha portato in Francia, domani forse ti condurrà più lontano e chi sa se un giorno non ti porti nuovamente in Italia. Dove un posto per piantare la tua tenda sarà sempre libero e disponibile per te.

Una di Villa Patrizi

Da Cuneo

“I giorni sono passati via e con loro il mio malumore e il mio pessimismo lasciando il posto alla gioia: gioia di esserci rincontrati, conosciuti meglio, esserci divertiti, aver lavorato, scherzato, discusso, cantato, dormito, mangiato, di aver cioè fatto qualcosa che facciamo sempre, ma questa volta, di averlo fatto insieme.”

Pierpaola

“Ma fin dai primi giorni si è realizzato quello che, secondo me, è il ‘miracolo dello star insieme’: ognuno di noi è riuscito a mettere in comune con gli altri tutto se stesso, e si è creato così un clima che a me ricorda quello di casa mia.”

Donatella

Dall’estero

Dal Belgio

“Come dire quanto le giornate di Grenoble sono state interessanti per noi. Grazie Signore – per l’attenzione – la gioia – lo scambio in questa grande famiglia di F. e L.”

Françoise et Jean Evariste

Dalla Polonia

Le nostre comunità si preparano al pellegrinaggio a Lourdes con il “Carnet de Route”, malgrado l’incertezza di poter realizzare questa impresa così difficile nelle nostre condizioni di vita. Pieni di fiducia osiamo chiedere alla Madonna di darci la possibilità.

T. B.

Dalla Francia

“Abbiamo fatto con B.C. e qualche altro un pellegrinaggio a N.S. di Chestochowa e siamo passati a salutare Teresa. Che gioia ritrovarsi in famiglia così semplicemente non appena ci si trova T. e L! Anche se piccolo, il sacco sulle spalle a volte mi sembra pesante. Forse perché era pieno di tutte le intenzioni di coloro che partono con me. Sono stata profondamente colpita della delicatezza dei Polacchi, dalla loro forza e dalla loro speranza…”

A.D.

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.27, 1981

Ci hanno scritto, Insieme n.27 ultima modifica: 1980-12-16T18:50:34+00:00 da Redazione

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