Questo articolo fa parte dello Speciale Fede e Luce anatomia di una comunità di incontro.
Per terminare il nostro approfondimento su cos’è Fede e Luce, consideriamo i punti proprii della comunità Fede e Luce in quanto comunità di incontro. Fra gli altri si possono rilevare i seguenti punti:
1. La fiducia nella crescita dell’altro
Poiché non viviamo insieme, ogni volta che ritrovo l’altro, lo devo incontrare così come è, tenendo conto del cammino percorso da lui e da me dopo l’ultimo incontro.
Aline diceva un giorno a Patrick: “Hai fatto progressi, parli meglio” E Patrick ha risposto: “No, sei tu che mi capisci meglio!”.
2. La fonte
Una comunità di incontro che non è comunità di vita insieme, richiede nondimeno che da qualche parte si viva qualcosa che sia punto di riferimento per tutta la comunità. Non si tratta né di un semplice locale, né di una segreteria che hanno ruoli specifici e diversi. Si tratterà più spesso di una famiglia aperta ed accogliente.
3. Una comunione che si cerca di vivere
Un gruppo di giovani è arrivato un giorno per la prima volta a un incontro di Fede e Luce. Non si erano ancora seduti che sono stati letteralmente assaliti: “Nome, cognome, indirizzo, telefono….”
Ancora un po’ ed avrebbero chiesto loro anche di pagare la quota!
Prendiamo dunque il tempo di dirci buon giorno e di fare conoscenza. Il resto verrà dopo. Non si entra a Fede e Luce compilando una scheda.
Certo è importante conoscere nomi ed indirizzi, ma è meglio evitare di parlare di una comunità di incontro in termini di luogo: non ci sono 30 persone “dentro” e le altre “fuori”….
Si tratta soprattutto di una comunione che cerchiamo di vivere.
Lourdes, qui e oggi
Al termine di queste note forse comprendiamo meglio perché e come il pellegrinaggio 1981 a Lourdes sarà un pellegrinaggio nel quotidiano per ogni comunità, in ogni paese.
Il modo migliore di preparare e vivere Fede e Luce a Lourdes domani è di viverla qui e oggi.
L’incontro fra paesi domani passa attraverso l’incontro delle persone oggi ed attraverso la moltiplicazione di queste comunità di incontro, che sono le comunità Fede e Luce.
La Pentecoste non è né ieri né domani, ma oggi (era ieri quando ieri era oggi, e sarà domani quando il domani sarà diventato oggi. Ma nel frattempo è oggi).
Il povero sa gridare solo al presente. E aspetta una risposta al presente. È per questo che forse a Lourdes, e ovunque, le sorgenti sgorgano al presente. A meno che non si prenda un recipiente non si può bere né l’acqua che è scesa dal rubinetto, né quella che scenderà. Si beve l’acqua che scende ora.
Viviamo Lourdes al presente.
Il primo passo verso Lourdes è il passo che noi facciamo verso l’altro, qui ed ora.
E non affrettiamoci a dire “Tutto questo è buono per gli altri!… Noi siamo diversi! È vero che Fede e Luce è uno Spirito che si vive in contesti ben diversi. Ma è proprio questo Spirito Fede e Luce che ci invita a non dire alla svelta “Tutto questo va bene per l’Italia, la Francia, la Spagna, il Senegal o il Giappone, ma la nostra comunità è un’altra cosa!” Prima di dire così dobbiamo aver verificato di aver fatto tacere in noi tutto quello che ci impedisce di ascoltare l’altro. E non è facile!
Quel che è vero dello scambio all’interno delle comunità è anche vero per lo scambio tra comunità.
Svariati sussidi renderanno questo scambio più facile. C’è già il numero speciale di Ombres et Lumières sulle comunità Fede e Luce. Ci sarà presto una guida per aiutare le comunità ad avanzare verso la Pasqua 1981. Sono anche previsti incontri di preparazione a livello nazionale ed internazionale.
Ma nessun sussidio potrà sostituire l’incontro personale con l’altro.
Sin dalle prime apparizioni a Lourdes, gli scultori hanno voluto rappresentare “La Signora” che Bernadette aveva visto. Fecero tante statue che Bernadette rifiutò una dopo l’altra, dicendo che assomigliavano molto poco alla “Signora”.
Davanti ad una di esse Bernadette esclamò: “Avevo detto che guardava il cielo, ma non ho detto che alzava la testa”. E lo scultore dovette rimettersi all’opera.
Per guardare il cielo non è necessario alzare la testa. Il quotidiano è portatore di eternità ogni volta che ci permette di rinascere. La comunità è fonte di vita ogni volta che io ti ci incontro.
Rinasco là dove ti incontro.
Guardiamo verso Lourdes, ma senza alzare la testa.
Luis Sankalé, 1980
Gli Articoli dello speciale Fede e Luce
- Introduzione – Fede e Luce: anatomia di una comunità di incontro
- L’arte dell’incontro: superare la paura della diversità
- I protagonisti- I volti di Fede e Luce: handicappati, genitori, amici e sacerdoti
- La vita comunitaria – Costruire “comunità”: i 3 pilastri di fede e luce
- Crescere insieme – Guidare una comunità fede e luce: principi e pratica
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.24, 1980