Teresa ha 21 anni, è trisonica, di media gravità, sembra una piccola adolescente anche se pretende essere adulta e indipendente.

Ha, come tutta la famiglia, doppia cultura, doppia nazionalità, franco-italiana.

È arrivata a Roma in 1964. Aveva 6 anni.

Allora non si parlava di integrazione scolastica.

Per dieci anni, frequenta una scuola speciale per bambini caratteriali o handicappati; impara a parlare, leggere, scrivere, contare, fare certi lavori manuali semplici, nonché le basi del ragionamento in un ambiente molto rassicurante.

A 16 anni, Teresa è da sempre ben integrata nella famiglia “sensulato”. Comincia ad andare in piscina, prima a lezioni private, e ben presto ai corsi collettivi.

Viene allora un altro periodo che inizia difficilmente: per Teresa mancano le scuole, l’occupazione e la vita sociale, che le sono indispensabili. A quest’epoca, frequenta i gruppi Fede e Luce e ne torna sempre contenta dicendo: “Ho tanti amici!”

Conserveremo a lungo gratitudine per “Fede e Luce”.

Novembre 1974. Si apre al centro ANFAS di Villa Marini un corso di tessitura in 3 anni. Teresa frequenta con assiduità, impara alcune tecniche, al telaio, all’ago, ai ferri. Incoraggiata da insegnanti prende una certa autonomia. Si fanno tentativi di inserimento con ragazze “normali” in scuole di addestramento professionale, pubbliche e private. Impara ad andare da sola a scuola con i mezzi pubblici. Intanto fuori scuola, è inserita fra gli scouts di San Saturnino. Ci va con piacere senza però partecipare molto.

Luglio 1977. È finito il corso di tessitura. Meglio lasciare Villa Marini dove mancano stimoli per progredire.

Teresa si rimette a studiare e prende la licenza elementare in sezione speciale a Scuola Vittorino da Feltre nell’ottobre 76.

Lucia Pennisi, 1979

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.23, 1979

Teresa, vent’anni di cambiamenti nell’approccio alla disabilità ultima modifica: 1979-12-16T18:30:34+00:00 da Lucia Pennisi

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