“Non dobbiamo fare tardi perché devo fare la comunione”
“Quanto mi farebbe piacere se Sabina venisse a casa mia!”
“Oggi ho fatto una bellissima chiacchierata con…”

Un anno e mezzo fa Georgina non avrebbe potuto dire queste frasi. Che differenza poi fra tornare a casa con lei da una riunione di Fede e Luce o da una festa di bambini normali” dove magari nessuno ha avuto il coraggio di rivolgerle la parola!.

Quanti momenti felici ha avuto grazie a voi, cominciando dal più grande – la Prima Comunione – e poi i giorni al Marymount, la gita, i momenti tranquilli parlando con uno o due amici.

Quest’ultima cosa, infatti, è molto importante per Georgina. Qualche volta quando era stata in un gruppo un po’ più numeroso mi diceva “io non riesco a parlare… io non dico mai niente”.
Da un po’ di tempo invece si sente veramente a suo agio con tante persone che le si sono avvicinate.

Credo che trova molta gioia nello spirito di dare e di saper ricevere che è così fondamentale a Fede e Luce. Da una parte si sente materna e protettiva verso i più colpiti e nello stesso tempo è felice di accettare aiuto da qualcuno con più forze di lei.

Georgina – mi rendo conto ora – è una bambina con relativamente pochi problemi; inoltre i suoi progressi, per la verità inaspettati, ci danno grande gioia e soddisfazione. È anche vero che più progredisce e più può avere momenti di scoraggiamento e essere conscia della differenza fra la sua vita e quella degli altri.

Questo sarebbe un problema più sentito senza la presenza di voi di Fede e Luce.

Ora Georgina ha un mondo suo oltre la sua famiglia, amici suoi. Ha delle cose da raccontare a casa come hanno le sorelle.

È difficile sapere quando finire questo elenco di cose tanto positive che sono entrate e che sono risentite da tutta la nostra famiglia da quando siamo stati invitati per la prima volta a Fede e Luce.

Mary Paleologo, 1979

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.21, 1979

Ora ha un mondo suo oltre la sua famiglia ultima modifica: 1979-06-16T17:50:34+00:00 da Redazione

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