Terzo anno al Marymount
Per la terza volta ci siamo ritrovati ne parco e nei locali del Marymount.
Eravamo: una dozzina ai bimbi handicappati più una quindicina di bambini di tutte le nazionalità per giocare con loro, più una quindicina di adulti per organizzare le attività più svariate.
Ognuno dei nostri bambini aveva la sua occupazione preferita: Roberta non si stancava di raccogliere pinoli nel parco mentre Paolo giocava a Zorro e ascoltava la sua musica, Luca e Andrea, i due piccoli della banda preferivano i dadi, le automobiline e le matite, mentre Carlo e Roberto si arrampicavano da tutte le parti e si divertivano sulle altalene.
Nawed passava ore a fare collage di automobiline, Federico adorava la corsa a ostacoli, Francesco andava in cucinetta, Rosaria trovava sempre qualcuno per giocare a tombola.
Tutti naturalmente non avevano che una idea: la piscina.
Sabina ha subito dimostrato come nuotare da sola”, Giorgina ha fatto il suo primo bagno e JamJ ha ritrovato il suo bagnino preferito, Emmanuel buttava tutto e tutti in acqua.
Una bella sorpresa il numero dei giovani di Fede e Luce che si sono uniti a noi al Marymount.
Grazie e arrivederci all’anno prossimo.
Annie, Nicole, Yvelise (FAO)
Da Cuneo una “Prima esperienza”
A Cuneo era da parecchio tempo che si pensava al Campeggio, e dopo molte peripezie si è riusciti a trovare il posto: la casetta alpina dell’Avis a Valchieri.
Il fatto di dover dividere lo stesso pane, pur avendo abitudini ed ed esigenze diverse, con persone con cui ci si vedeva solo alle feste, è stato veramente positivo. Per il resto, se si guarda con quali mezzi e con quali esperienze di campeggiatori siamo partiti, è andato tutto benone e ne siamo rimasti tutti entusiasti.
Tutti, sono d’accordo a ripetere quest’esperienza nel 1979.
Certo, difficoltà ce ne sono state. L’organizzazione, gli orari, le attività, forse hanno lasciato un po’ a desiderare, ma per la prima volta nessuno si sentiva maestro.
La gioia dell’incontro, la caccia al tesoro, la marcia lunga, la febbre di Stefano e i lavoretti fatti insieme, la passeggiata alla baita, la visita alla diga di Entragne, la festa del sabato sera, le scorribande notturne in paese (facendosi regalare pane e salame all’una di notte), l’amicizia che non avevano che si è rafforzata tra noi, subito ci ha fatto ricordare che Dio è buono.
È stato buono con noi in quella settimana, dandoci il bel tempo, le mamme che hanno sgobbato come non mai, l’allegria che ritornava subito dopo le piccole burrasche, gli amici di Roma e Milano, la preghiera del Giovedì sera, i giochi, i canti, le frittelle, l’insalata di riso che non finiva mai, la festa del sabato sera…
Chi, se non Lui, dobbiamo ringraziare”
Mario e Betty Collino
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.19, 1978