Il 31 marzo, 1 e 2 aprile, 600 pellegrini Fede e Luce si sono ritrovati ad Assisi. Ecco gli echi dei nostri amici di…

Cuneo

Assisi: che bello è stato! A venti giorni di distanza il ricordo è ancora vivo come se fossi con tutti voi, Sono stato molto contento perché a differenza del ’75 a Roma, c’erano anche Betty, Claudia e Andrea.

Mi è rincresciuto non poter partecipare alla liturgia del venerdì sera perché i bimbi erano troppo stanchi del viaggio e abbiamo dovuto fare trasloco da Fontemaggio al S. Francescuccio perché Andrea non stava troppo bene, disturbando ancora voi che già avevamo faticato tanto per far trovare tutto pronto (ho notato sui vostri visi la stanchezza; mi ha fatto molto bene vedere che nonostante ciò, in qualsiasi momento vi si cercasse eravate sempre pronti ad ascoltare tutti. Sono veramente stato colpito da questa vostra generosità senza limiti).

Anche i giovani di Roma e degli altri gruppi mi hanno dato una lezione in questa generosità: mi è capitato poche volte di sentire una mamma o un papà che cercassero qualche giovane che stesse vicino al loro figlio per potersi assentare per un po’ di tempo.

Molto interessante ho trovato il Carrefour n°7 con padre Roberti che ha sviluppato molto bene e con molta semplicità il tema: “C’è bisogno di Dio per fare il bene?!”

Mi è piaciuta la conclusione della riunione, dove ancora padre Roberti ci ha ricordato che per imparare veramente ad amare bisogna che noi giovani(noi “sani”) chiediamo ai genitori degli handicappati come fanno ad amare i loro figli e che ce lo insegnino. Come pure mi è piaciuta la attenta riflessione di una ragazza la quale diceva:

“Se noi vogliamo avvicinare gli handicappati, dobbiamo noi fare lo sforzo di imparare i loro modi di comunicare e non volere a tutti i costi che sia sempre l’handicappato a dover imparare quello che per noi ormai è un’abitudine”.

Le liturgie sono state un grande punto d’unione fra tutti noi. Si sentiva durante le celebrazioni, una grande gioia dentro al cuore. In quel momento non c’era più il sano, l’ammalato, il ricco, il povero; eravamo tutti uguali dinanzi a Dio.

Sarebbe straordinario se il clima che c’era ad Assisi, fosse vissuto sempre nelle nostre parrocchie, sul lavoro, nelle scuole, ecc. Il mondo sarebbe molto più bello e le sofferenze sembrerebbero più piccole. Questo mi insegna che non devo abbattermi quando ho qualcosa che non va, ma devo dire a me stesso: “Dài, non fare la lagna, al mondo c’è chi sta peggio di te eppure trova il motivo di essere contento”. Infatti per esperienza, quando ci si dà agli altri, le nostre magagne sono meno sentite.

La veglia del sabato sera è stata fantastica.

Il gruppo di Milano è stato bravissimo con filastrocca “Volta pagina e si vede”. Chissà che fatica preparare tutte quelle scenette e i costumi; e con la partecipazione di tutto il gruppo! Anche Parma è stata favolosa con la canzoncina mimata e Corrado prestigiatore davvero bravo, che ha fatto divertire piccoli e grandi.

Per non parlare del gruppo di Roma (impegnatissimo). Fate lo cose sul serio. Vi siete preparati molto bene e avete dato, con il vostro “Il deserto fiorirà”, un messaggio di gioia e di speranza per un mondo migliore. La nostra canzoncina: “La zia Monica” spero vi sia piaciuta e spero che il pagliaccio Prezzemolo non abbia spaventato nessuno, come il nostro piccolo Nicola che quando lo ha visto si è fatto la pipì addosso per la paura.

Se avete scattato delle foto, per favore fatecelo sapere che avremmo piacere ad averle.

Anche i doni tra i gruppi sono stati una bella idea: le ochette di Milano, i garofani di Parma, i fiori di Roma, il cioccolato dei Belgi sono stati molto apprezzati. Simpatica anche l’idea di palloncini che Claudia e Andrea non hanno voluto lasciare andare e li hanno portati a Cuneo.

Le nostre farfalline fatte di tutta fretta, spero ci siano piaciute: volevano essere un annuncio di “primavera”.

In questo pellegrinaggio abbiamo rivisto volentieri tutti i nostri cari amici; è bello poterci vedere ogni tanto anche se per poco tempo. Ti dà la carica per continuare, sai di non essere isolato.

Mario e Betty e bimbi, 1978


… e di Roma

Carissima F.
desideriamo ringraziarti ancora per tutto quello che hai fatto per dare ai nostri ragazzi e a noi genitori. La gioia di un così splendido raduno in Assisi. Come sempre abbiamo ancora ammirato con commozione l’affettuoso, meraviglioso e faticoso prodigarsi di tutti i vostri e nostri amici di Fede e Luce ai quali rivolgiamo il nostro ringraziamento.

Minuziosa e perfetta a nostro giudizio, l’organizzazione predisposta; piacevole e piena di letizia, di canti, di slogan divertentissimi, il viaggio di andata e quello di ritorno con solo pochi minuti di invocata sosta per i passeggeri più piccoli.

Canti di “Grazie, grazissimo” per il Signore, per tutti e per il guidatore, prima dell’arrivo.

… ancora Assisi

Abbiamo la gioia di annunciare la pubblicazione di un numero speciale stampato, attualmente in corso di realizzazione e che sarà contemporanea per molti altri, lo speriamo, l’occasione di scoprire e di far scoprire fede e Luce nella sua realtà concreta.

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.18, 1978

Notiziario Fede e Luce n.18 ultima modifica: 1978-09-13T09:30:34+00:00 da Redazione

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