Paura di amare, paura di essere amati,
Paura di chiedere aiuto, paura di dare aiuto.
Paura di “fare parole”, paura di tacere.
Paura di essere criticati, di non essere stimati…
Paura di impegnarsi, di essere “gasati”, di non essere autentici…
Paura di guardare l’altro in faccia… di scoraggiarsi…
Paura che tutto finisca un giorno…
Chi non riconosce in sé qualcuna di queste paure?
Chi non avverte nel fratello che gli è accanto, qualcuna di queste paure?
I “bambini” non hanno e non conoscono queste paure.
Noi sùamo grandi, adulti, persone “mature”, ma pieni di paure che ci bloccano, ci rendono complicati, ci impediscono di andare l’uno verso l’altro, senza paura.
“Non temere!”. Non so quante volte Gesù nei suoi incontri ha detto questa parola.
Meno male per noi: vuol dire che anche allora le persone avevano paura.
E Gesù aggiunge: “Sono con te! Sono con voi!“
Il guaio è che noi non ci crediamo. Se ci credessimo sul serio non avremmo più paura, Così preferiamo ripeterci l’un l’altro che non possiamo essere tranquilli, che non possiamo gode re fino in fondo la gioia di amarci, perché siamo complicati e preferiamo restare a mezza strada fra noi – con il nostro povero cuore in tormento e Lui, Gesù, che ci prende la mano e ci dice: “Vieni, non avere paura!”.
I bambini sono corsi a Lui, ma noi non siamo come i bambini.
E se provassimo a correre anche noi, a buttarci in ginocchio alla sua “mangiatoia”, attratti dal suo sguardo, dalla sua infinita tenerezza, per lasciarci salvare e purificare da tutte le nostre paure?
Mariangela, 1978
Nata a Treviso nel 1933, insegnante e mamma di tre figli tra cui Maria Francesca, Chicca, con una grave disabilità.
È stata fra le promotrici di Fede e Luce in Italia. Ha fondato e diretto Ombre e Luci dal 1983 fino al 2014.
Tutti gli articoli di Mariangela
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.16, 1978