Roma
Sono stati vari i momenti trascorsi insieme in quest’ultimo periodo, molti forse ne saranno rimasti un pò al di fuori per un motivo o per un altro, tutti ne possono ritrovare qui i punti essenziali.
Pasqua 1977: Venerdì 1º Aprile – L’ARCHE a Roma!
La gradita sorpresa dell’uovo è stato l’arrivo, inatteso ma non per questo meno simpatico, di un gruppetto de “La Merci” (comunità dell’Arche di J.Vanier situata nel sud est della Francia).
Attraverso una bella serie di diapositive ci hanno illustrato in loro vita semplice, le piccole comunità dove vivono in 10 o 12 persone per casa, i giardini, il grado orto, i laboratori per il mosaico, il lavoro del vimini, la preparazione di sottoprodotti per l’industria.
“Vivere con te è fare un posto per te nel mio cuore, vivere insieme è partecipare alla lunga costruzione di un mondo d’amore”
scandiva piano il commento alle diapositive, ma la gioia, l’allegria, il modo di affrontare o superare insieme le difficoltà di ogni giorno trasparivano dalle immagini senza bisogno di commenti.
Dopo le diapositive abbiamo diviso dolci e panini (eravamo circa un centinaio) continuando a scambiarci opinioni a gruppetti e poi, per finire, ci siamo ritrovati a cantare tutti insieme, nella veglia prima, per la strada fino al loro pulmann (marca Arche, ovvero tipo pseudo-ante-guerra), poi.
Sabato 2 Aprile: Festa delle Palme.
Gli stessi amici li hanno potuti incontrare quanti erano sabato 2 aprile a Villa Patrizi per la celebrazione delle Palme: Louis ha benedetto i rami di ulivo in giardino e poi, accompagnati dalla chitarra di Raffaele, ci siamo recati in processione in chiesa, per la messa.
Dopo, Jaques ha brevemente illustrato la vita de “La Merci” per quelli che non avevano visto le diapositive e tra canti e merenda è arrivata presto per i nostri amici francesi l’ora di ripartire, questa volta, definitivamente.
S. Paolo, S. Silvia e S. Gioacchino si sono incontrati proprio in Domenica dello Palme, gli uni all’Oratorio di S. Paolo, gli altri al Nazareth.
A San Paolo la processione e la messa sono state celebrate nella chiesa dell’Oratorio con tutti gli altri fedeli: si era in tanti… la folla di 2000 anni fa non era lontana.
Poi, pranzo in comune e grandi giochi fino a sera.
A Nazareth, oltre alla gioia dell’incontro o allo scambio di auguri, durante la messa abbiamo commentato il Vangelo del giorno con della diapositive: esperimento graditissimo, a giudicare dall’attenzione, dal silenzio reverenziale che l’ha accompagnato.
Cuneo
Il nostro gruppo di Fede e Luce ha organizzato domenica 8 maggio una gita in pullman al Santuario Nostra Signora di Lourdes, situato in un paesino della provincia di Torino.
Dopo aver assistito insieme a molti altri fedeli alle S. Messa, nel corso della quale alcuni membri del gruppo hanno letto le letture e portato le offerte, ci siamo riuniti nel bel giardino adiacente al Santuario per consumare il pranzo al sacco. Quindi sono seguiti i giochi: una divertente partita di football con i ragazzini più alti, un gioco con la palla per i bambini più piccoli, mentre alcuni chiacchieravano tranquillamente tra loro, ed infine un gioco che ha visto tutti riuniti.
Dopo aver sostato per una breve preghiera di ringraziamento alla grotta di Lourdes, siamo ripartiti col pullman: ancora una breve sosta ai laghi di Avigliana, una tappa per la merenda alla Abbazia di Staffarda, e poi ritorno Cuneo.
Quello che mi ha colpito di più nella giornata trascorsa insieme è stata la gioia di un bambino e di un ragazzo mentre erano direttamente impegnati in un gioco.
Io penso che se ciascuno dei partecipanti alla gita ha avuto qualche momento di serenità o di allegria, l’esperienza che abbiamo vissuto insieme è stata positiva.
Marilena Fiandrino
Milano 15/5/77, un incontro gioioso
Siamo all’inizio della stagione estiva e possiamo notare che le varie attività stanno per chiudersi le riprenderemo in ottobre con gioia, per proseguire il lavoro che stiamo lasciando ora.
Nella penultima riunione abbiamo avuto l’idea di invitare qui a Milano i carissimi Amici di Roma Parma e Cuneo per poter passare insieme due giornate.
Dopo una lunga attesa è finalmente arrivato il 14 maggio: nel pomeriggio abbiamo addobbato il salone con cartelloni dipinti dai ragazzi di Milano e con festoni, fiori variopinti costruiti e realizzati insieme.
Abbiamo iniziato a parlare con gli amici di Cuneo e Parma che sono stati i primi ad arrivare.
Pian piano, parlando e addobbando, sono arrivate le ore 18 Con tanta speranza e gioia che avevamo in ciascuno di noi, abbiamo ricevuto gli amici di Roma.
Abbiamo iniziato il nostro incontro offrendo una gustosa cena fredda con panini ben ricamati e dolci non finire
È poi giunto il momento della veglia: siamo tutti in un grande cerchio con in mezzo le candele che danno Luce; in silenzio ascoltiamo le varie esperienze nelle diverse città.
Soprattutto mi hanno colpito le parole di Louis che ha introdotto il discorso sull’amore:
Amore nell’aiutarsi uno con l’altro, incominciando dalle piccole cose.
Amore: non lasciare mai da parte l’emarginato.
Portare sempre tanta pace nel mondo: sorridere ed ascoltare chi ti è vicino; donarsi per gli altri ed essere pronti quando hanno bisogno.
Nella mattinata di domenica prima di iniziare l’incontro, Alberto ed io abbiamo accompagnato con piacere alcuni amici che desideravano vedere Milano.
Con piacere abbiamo ascoltato le varie esperienze:
Suor Italia, ha introdotto con la Fiducia:
è molto importante averla in se stessi e verso le persone.
Mamma di Roberta: è molto importante che la mamma comprenda con affetta la figlia.
Un’amica di nome Francesca: mi trovo molto bene con gli amici ed ho imparato molte cose.
C’è stata una semplice messa introdotta da Louis: sono molto di significato le messe semplici!
È giunto il momento di andare verso la sala da pranzo per gustare il buon menù.
Il pomeriggio è stato distensivo con vari giochi e canti.
Tutti eravamo contenti di parteciparvi.
Avevo tanto bisogno di una giornata piena di gioie e d’allegria, per poter essere maggiormente disponibile per gli altri!
Maria di Milano
Ancora su Milano!
Ci avevano scritto che erano solo “duo gatti”, buoni a nulla, incapaci di accoglierci in modo confacente…
Di gatti ne abbiamo trovati più che per le vie della vecchia Roma (!!!) e in quanto all’accoglienza…. ne siamo stupefatti!
Immaginatevi una grande sala un po’ irregolare (quel tanto che basta a non fare convento) piena di festoni, disegni, allegria, visi sorridenti e mani tese per invitarvi ad entrare e metterti a tuo agio, mentre lo strimpellare di Don Pierangelo sul pianoforte tramutava in melodia quel che un istante prima non era che un vociare.
La cena poi è stata più che luculliana: noi che come specialità abbiano “pizza e supplì” della vicina rosticceria, ci siamo trovati davanti ogni ben di Dio, persino delle deliziose tartine che era un peccato mangiare per quanto erano belle…!
I fiori per la messa avevano solo colori troppo naturali per poter essere… veri; il cartellone di “mattone su mattone” doveva essere stato progettato da un ingegneri in carne od cesa, e le medaglie per i giochi finali che vi credete voi? non di vile cartone, ma di stoffa pseudo seta…
Beh, certo! Di un gruppo che non funziona, non ha idee, non sa trasmettere agli altri la carica di amicizia che fermenta sotto, voi di Milano avete… tutto il contrario!
MILANO, 5 giugno: passeggiata di chiusura d’anno
Ora che le scuole stanno per finire e molti tao pochi giorni partiranno per le vacanze, noi Fede e Luce di Milano, oggi abbiamo concluso una riunione facendo una gia nei dintorni del lago di Varese, località Vergobbio.
È stata una bellissima giornata, trascorsa in un clima di amicizia.
Abbiamo mangiato al sacco con allegria, ospiti di amici della famiglia de Rino. Il posto era incantevole: in mezzo al prato dove non c’era il minimo rumore, siamo stati felici di questo incontro in una giornata con sole discreto e aria buona.
Maria Goffi
Roma Villa Pacis, 29 maggio 1977
“Venghino, siori, venghino!” “Giornalino usato, divertimento assicurato!”
“Lo scivolo magico….: te ritrovi per terra prima ancora de capì come!”
“Non si fanno crediti”
“Vendimi questo. Tu quanto hai incassato?”
Era un vociare continuo, un correre qua e là da un tavolo all’altro spinti un po’ dal senso degli affari, un po’ dalla voglia di giocare a far Portaportese, un po’ dall’interesse di vedere quanto ci avrebbe fruttato il nostro mercatino delle pulci messo su domenica 20 maggio a Villa Pacis.
Già a prima mattina la bilancia era in attivo: una giornata non troppo calda ma piena di sole che invitata all’allegria, mamme felici perché avevano portato via pacchi e cartoni che da troppi giorni ostruivano ogni angolo di casa, volti sorridenti arricchiti dall’amicizia delle ore trascorse insieme a preparare giochi e banchi di vendita…
Ci eravamo passati la voce di ragazzo in ragazzo, tra amici, conoscenti, compagni di scuola o di lavoro: tutto ciò che c’era in casa di roba inutilizzata in buono stato, tutto ciò che uno era capace di preparare con le sue mani avrebbe preso la strada di Fede e Luce per contribuire alle spese di segreteria, telefono necessità improvvise.
Così sono sorti il “Mercatino” e la grande “Asta americana” tenuta a fine giornata, quando, incitati dalla voce chiara !! del nostro banditore d’eccezione, ci siamo contesi un quadro, uno scialle e , sorpresa finale, un…
Sì! Un gattino siamese in “pelo e ossa” che per il resto dei suoi giorni dovrà – povero micio, che vita da cani! – sopportare la compagnia di barbara, Gianluca e Andrea, i fortunati vincitori!
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.14, 1977