La tomba di San Pietro
Nella Basilica di San Pietro
Il pellegrinaggio della Riconciliazione avrà domenica pomeriggio 26 ottobre 1971.
Ci ritroveremo tutti alla basilica di San Pietro. È la chiesa più grande
del mondo. Può accogliere migliaia di cristiani che vengono da ogni parte, in particolare per pregare sulla tomba di San Pietro.
Pietro è l’apostolo che Gesù ha scelto per fondare la Sua Chiesa.
Dopo l’ascensione al cielo di Gesù, Egli è diventato il capo della Chiesa e ha voluto stabilirsi a Roma, che da allora è divenuta la capitale del mondo cristiano.
Pietro era sicuro che Gesù era il Figlio di Dio, il Salvatore, e voleva che il mondo intero Lo conoscesse. Per questo è stato arrestato e crocifisso come il suo Maestro.
È stato sepolto in una tomba povera, una fossa ricoperta da qualche pietra. Più tardi; i cristiani hanno pensato che niente sarebbe stato troppo bello per Pietro, il primo Capo che aveva loro portato la Luce, ed è così che hanno costruito la basilica di San Pietro.
La tomba di San Paolo
Nella basilica di San Paolo fuori le Mura
Gesù, quando viveva su questa terram, non è mai andato fuori dal suo Paese, la Palestina. Ma ha detto ai suoi discepoli: “Andate e proclamate il Vangelo a tutte le creature”.
Per fasi conoscere negli altri Paesi, Gesù ha scelto per primo Paolo. Gli ha detto: “Va, voglio inviarti lontana, tra i pagani”.
Paolo, mosso dallo Spirito, è andato di paese in paese per far conoscere Gesù. È andato sempre più lontano: per questo è chiamato l’apostolo delle Nazioni. Nessuna difficoltà l’arrestava.
Alla fine Paolo è stato imprigionato a Roma. Ne ha approfittato per annunciare la Buona Novella a tutti quelli a tutti quelli che incontrava. Poi, come Pietro, è stato condannato a morte.
La tomba di Paolo e a S.Paolo Fuori le Mura. Là, andremo, l’ultimo giorno del pellegrinaggio. Domanderemo a Paolo un cuore come il suo, pieno d’amore, per far conoscere Gesù a tutti quelli che incontriamo, e farlo amare.
Gesù ha detto: “Sono venuto ad accendere il fuoco sulla terra e non ho altro desiderio se non quello che si propaghi”.
Sta, ora, a ciascuno di noi, fare in modo che il fuoco si estenda su tutta la terra.
Le Catacombe
La terra sulla quale è costruita Roma può essere facilmente scavata. I primi cristiani ne hanno approfittato per costruire nel sottosuolo dei lunghi corridoi nelle cui pareti scavavano dei ripiani chiamati “loculi” sopra i quali deponevano i loro morti. Questi sotterrenei hanno preso il nome di CATACOMBE.
I cristiani andavano nelle Catacombe per celebrare l’Eucaristia sulle tombe dei loro morti che “vivevano” ormai la vita del Cristo Risorto. La loro Fede si traduceva sulla pietra: infatti, vicino al nome del defunto erano tracciate queste parole: “EGLI VIVE”.
La morte, per i cristiani, non porta alla tristezza, ma alla serenità, alla pace, perchè Cristo èrisorto e anche noi risorgeremo,
Quando gli imperatori perseguitarono i cristiani e li fecero morire perchè restavano fedeli a Gesù, questi furono sepolti nelle Catacombe: morendo per Cristo, ne erano stati i testimoni coraggiosi e fedeli.
Ora, sulla terra, ci sono ancora cristiani che devono scegliere: o dire che non sono amici di Gesù, e allora saranno lasciati tranquilli, o dire che sono cristiani e vogliono vivere come cristiani, e allora saranno perseguitati: non possono andare nelle scuole con gli altri, sono privati dei loro averi, non possono trovare lavoro…
Bisogna pregare molto per questi cristiani perseguitati, perchè siano ripieni della forza dello Spirito Santo e perchè Gesù li colmi della Sua Pace.
Anche noi dobbiamo vivere di queste parole di Gesù:
“Beati sarete voi, quando vi perseguiteranno per causa mia”. E dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di non avere mai paura di dire che amiamo Gesù, e di accettare con coraggio e anche con gioia le difficoltà e le pene di ogni giorno.
PAX
Qualche dettaglio del programma
Abbiamo pubblicato nel n° 5 di questo giornalino il programma del pellegrinaggio.
Vogliamo vederne insieme qualche dettaglio?
Domenica pomeriggio, a San Pietro, avremo una Messa con il Santo Padre che ha già espresso più volte il suo desiderio di incontrarci. Dopo la Messa, il Papa saluterà in particolare una rappresentanza di ragazzi di ogni Nazione.
I vari gruppi arriveranno a piazza San Pietro portando uno stendardo e una pergamen.
Sullo stendardo sarà scritto il nome di un Santo che sceglieremo come “compagno di viaggio” per indicare la continuità tra i santi che ci han- no preceduto nella Fede e noi, e il nome della città di provenienza con un simbolo della città.
Sulla pergamena di gruppo saranno scritte delle intenzioni di preghiera, qualche rapida testimonianza di riconciliazione avvenuta e una preghiera espressa a nome di chi va a Roma e degli emici che restano a casa,
I particolari per la confezione dello stendardo e della pergamena saranno dati ai capi gruppi.
Da dove vengono i pellegrini?
Danimarca n° 50
Canada n° 350
Belgio n° 400
Stati Uniti n° 500
Germania n° 80
Inghilterra n° 700
Svizzera n° 200
Spagna n° 250
Francia n°3000 circa
Inoltre una rappresentanza verrà dall’Africa, dal Peru, dall’Argentina. Per l’Italia ci sono stati riservati 1500 posti, ma per ora abbiamo concretamente una trentina di iscrizioni da Rome. Siamo in contatto con varie altre località e aspettiamo fiduciosi…!
A questo proposito vorremmo invitare tutti quelli che desiderano venire, ad iscriversi il più presto possibile – entro il 31 luglio, preferibilmente – per ragioni organizzative e per poter cedere gli eventuali posti restanti agli altri Paesi.
Lunedì 27 c’è in programma una grande festa. Sono previste due ore di allegria!
- In’ora animata dai vari numeri presentati da ogni gruppo. A questo proposito, chi si septe di poter preparare qualche scenetta mimata o cantata – durata 5 o 6 minuti – informi la segreteria che riferirà al comitato organizzativo.
- La seconda ora serà animata da persone competenti ed esperte, per il piacere di tutti. Il lancio, poi, di palloncini variopinti porterà la nostra gioia verso il cielo.
Dopo cena, divisi in gruppi ciascuno secondo la propria siena ci ritroveremo per parlare di problemi che interessano tutti.
Alla “tavola rotonda” degli itelieni che avrà per tema: “L’handicappato, mio fratello – Diritto alla vita. A quale vita?”. Parteciperà anche Jean Vanier.
La giornata di Martedi è riservete elle visita di Roma.
In serata ci ritroveremo tutti a piazze VEGLIA DI LUCE.
Una fiaccola sarà portata solennemente dalla Basilica e ad essa saranno accesa le singole candele che ognuno precedentemente avrà ricevuto.
Attraverso Cristo, nella nostre vita, ognuno di noi diventa veramente Luce-per-gli-altri.
È questo il simbolo che vogliamo vivere.
Mercoledi mattina, a San Paolo Fuori le Mura, avremo l’ultima Liturgia insieme.
Il Vangelo sarà quello dell’invio dei 72 discepoli e sarà letto in tutte le lingue perchè ognuno ai noi si senta poi un “inviato” nel
proprio paese e gruppo, per portare l’amore, la gioia, la luce. Alla fine della Messa un pensiero particolare sarà rivolto a tutti quelli che non hanno potuto partecipare al nostro incontro.
NB: Per informazioni, dettagli, igerizioni… rivolgersi a SEGRETERIA NAZIONALE FEDE E LUCE – Via Cola di Rienzo 140 tel. 350443 ore 15,00/ 17,00.
Per il mese di Luglio: ore 15:00 – 17:00
Per il mese di Agosto ore 10:00 – 12,00
Per i mesi di Settembre e Ottobre: ore 15:00 – 18:00
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.6, 1975