Noi ragazzi parliamo spesso di altruismo e generosità, di amore tra i popoli, di superamento del razzismo, di annullamento delle barriere sociali. Tuttavia il motto “ogni uomo è mio fratello” resta una bella frase se in concreto non siamo capaci di testimoniarla.

Noi che amiamo e ci battiamo per il piccolo arabo deturpato dalla guerra, forse non sappiamo accettare il giovane dell’appartamento vicino ridotto così da un incidente o da un mistero della natura.

Ritengo che il parlare insieme sia il mezzo migliore per inquadrare e vedere nella giusta misura ogni problema; e mi sento spinta a dire mio pensiero in proposito, umilmente, io che, fino a poco tempo fa, non sapevo neppure bene cosa fosse un handicappato.

Sono giunta in questo gruppo quasi per caso, seguendo l’invito di una mia amica… e vi sono rimasta. Ho trovato l’Amicizia con questi ragazzi e con alcuni dei loro genitori. Ero andata per “dare”… ho ricevuto molto di più. Ho capito che non potevo più fare a meno di loro.

Si rispetta e cura un fiore di campo per la bellezza ed il mistero che la natura cela in essi, per ciò che per suo mezzo, come attraverso un paio di lenti, riusciamo a scoprire; ed un bambino – di cinque o trenta anni non importa – non vale molto di più di un fiore?

Riflettiamo un po’ su, pensiamo che un domani questo fiore potrebbe spuntare in casa nostra, potrebbe essere uno di noi e non credo che allora saremmo contenti se per l’egoismo altrui venissimo accantonati, ignorati, a volte presi in giro.

Tiriamo le conclusioni e muoviamoci apertamente e costruttivamente: il passo da fare è sempre misurato sulla possibilità delle nostro gambe, non è mai troppo lungo.

Maria Grazia, 1974

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.2, 1974

Sommario

Fede e Luce di Enzo
La paura degli altri di M. Bertolini
Giovanissimi di redazione
Lettera ai giovani di Maria Grazia
Ci hanno scritto di Redazione
Cecilia: un'esperienza di Cecilia
Come fai a credere nella Madonna? di Ettore

Lettera ai giovani ultima modifica: 1974-06-28T20:47:27+00:00 da Maria Grazia Pennisi

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.