La mamma di Roberto
Ho ricevuto le due copie di “Insieme”. È bellissimo!
Nella sua semplicità mi commuove, è scritto con niente, ma dice tutto. Tutto quello che abbiamo chiuso nel cuore: il dolore, le ansie, la fede, le speranze.
Lo leggo tutto avidamente, ricerco nelle parole la persona che le scrive e in tutte ritrovo un po ‘ di me stessa. Lo aspetto con ansia e commozione come una lettera di una persona cara, poi lo faccio vedere a Roberto dicendogli: “Questi sono i nostri amici!
…cominciai a capire che questi bambini non vanno ignorati, ma aiutati perché anche loro hanno una sensibilità attraverso la quale percepiscono l’affetto che li circonda.
Pur nell’incapacità di esprimersi rivelano tutta la loro gioia quando si sentono aiutati e protetti, ed è proprio nella percezione degli aiuti che ricevono che ci si sente ricambiati per quanto si fa.
Ora mi accorgo dei cambiamenti che possono apportare in una persona che li segue: arricchimenti interiori che soltanto nel contatto con questi bambini si possono trovare, dedicando loro un po’ del nostro tempo…
Fernanda Mamprin, 1975
A Roberto, la sua mamma
“Mamma”. Dolce nome
che dal tuo labbro sboccia,
Più dolce è da te
che poco sai dire.Il mio cuore trabocca d’amor
nel sentire “Mamma!”
Dimmelo, dimmelo ancora
e l’animo mio si consola.
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.3, 1975